venerdì 12 aprile 2013

I hate the ending myself but it started with an alright scene


Mi sento in colpa, terribilmente in colpa. Mi sento in colpa anche perchè mi sento in colpa. Insomma, mi sento in colpa per tutto, anche quando io non c'entro niente.
Faccio un esempio. Prima di Pasqua sono stata una settimana intera a casa perchè avevo l'influenza, e mi sentivo terribilmente in colpa. Perchè? Non lo so. Io stavo a casa, e non avevo la febbre alta (alcuni giorni 37, altri non l'avevo proprio) ma comunque stavo male, però, non avendo la febbre, era come se non fosse una cosa grave per me, per tutti, e quindi mi sentivo in colpa perchè non andavo a scuola e stavo saltando tante lezioni ed interrogazioni e compiti in classe, e i professori me l'avrebbero fatta pagare cara quando sarei rientrata. Mi sentivo in colpa nei confronti delle mie amiche, ero sicura (e lo sono tuttora) che pensassero che stessi a casa per riposare, a non fare niente, mentre io non mi sono affatto riposata, anzi stavo così male che avrei quasi preferito andare a scuola. Mi sentivo in colpa nei confronti dei miei genitori, pensavo di dover dimostrare loro di essere malata, e quindi dover ostentare i miei sintomi (che poi alla fine non c'era niente da ostentare, la maggior parte del tempo nemmeno riucivo ad alzarmi dal letto), ma se li mostravo troppo mi sentivo in colpa comunque perchè pensavo di star fingendo, o di comportarmi troppo "da vittima" anche se non era così. Insomma, è stato uno strazio.
Qualsiasi cosa succeda sento questo senso di colpa che mi attanaglia lo stomaco, e mi sento in colpa anche per questo perchè penso che da egocentrici pensare una cosa del genere, non tutto gira intorno a me.
E quando ho realmente fatto qualcosa? A quel punto vorrei solo sotterrarmi, scavarmi una confortevole fossa nel terreno ed aspettare che tutti si dimentichino di me. Il senso di colpa è insopportabile. Non riesco a non pensare a quello che ho fatto, alla persona a cui ho fatto del male e c'è un qualcosa che preme sul mio petto e rende faticoso ogni respiro. Qualche mese fa, per esempio, dovevo andare dal dentista con una mia amica. Avevo disdetto l'appuntamente perchè non potevo andare, ma avevo dimenticato di avvertirla. All'orario in cui ci dovevamo vedere mi ha chiamata, io le ho detto che non sarei andata, e lei era un po' irritata. Alla fine non è andata nemmeno lei, non era nemmeno scesa di casa, e non mi ha portato rancore, affatto. Ma per giorni non riuscivo a non pensare a cosa era successo, a cosa avevo fatto (anzi, a cosa non avevo fatto) e, ogni volta che ci pensavo, mi mancava il respiro. In fondo, ripensandoci, non era effettivamente successo niente.
Prima non mi succedeva tutto questo. Con "prima" intendo alle medie, ma anche i primi due anni di liceo. O almeno i primi due anni di liceo la cosa era molto più lieve, ora mi tortura.
E' una costante nella mia vita da un po' di mesi a questa parte. La cosa peggiore è che non me lo riesco a spiegare. Forse semplicemente sento di essere in debito con le persone, perchè loro mi parlano e stanno con me, mentre io sono noiosa e sfigata, non una persona piacevole da frequentare insomma. Sento di deluderle sempre, di non riuscire a dare loro niente, di essere una brutta persone, e mi chiedo come mai qualcuno ancora mi sopporta. Meriterei di stare sola, perchè sono noiosa, la mia vita lo è, non ho mai niente da raccontare perchè a me non succede mai niente. Ascolto, dico la mia, ascolto, dico la mia. Insomma di me non parlo mai. Ma cosa dovrei dire? Dovrei parlare dell'ultimo libro che ho letto? A nessuno interessa. Di sentimenti? ahah non ci riesco nemmeno. Di cose concrete? Come ho già detto non mi succede mai niente. E allora? Allora non parlo e passo sempre per la sfigata timida di cui nessuno si ricorda. La ciliegina sulla torta è che non so come cambiare questa situazione.

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